La mozzarella di bufala è una delle tipicità campane più importanti, ma da dove proviene?
Naturalmente, la mozzarella di bufala viene dal latte di bufala. La bufala è un bovino che pensiamo essere autoctono – ci sono alcune teorie per cui proverrebbe dall’Asia, ma non sembrano troppo fondate. La produzione della mozzarella invece tutti sembrano concordi a farla risalire al Medioevo. Secondo la storia, la mozzarella sarebbe giunta sullo sfondo di guerre, battaglie e avvicendamenti, fino a diventare un importante insegnamento che i monaci si tramandavano.
La prima testimonianza scritta relativa alle mozzarelle racconta di una principessa longobarda che distribuiva una «mozza» presso un monastero alle porte di Aversa, una delle città che ancora oggi rappresenta uno dei principali poli produttivi della mozzarella di bufala in Campania. Anche se poi il primo vero documento ufficiale relativo alla mozzarella aversana si attesta al secolo XV.
Dagli anni ’90 del secolo scorso, la mozzarella campana – in particolare quella aversana – è diventata DOP (ossia Denominazione d’Origine Protetta). Questa dicitura è molto importante, perché ci assicura dove la mozzarella di bufala è stata prodotta e che possiamo stare più che tranquilli nel mangiarla perché è buona, sana e autoctona. E, se è fresca, come diceva Totò, tiene la goccia.