Quello che c’è da sapere sulla Madonna che scioglie i nodi Caserta: la storia, la fede e l’affezione che le persone hanno nei suoi confronti.
Per chi non è cattolico non è sempre facile comprendere quando si parla di culto della Madonna. C’è la Madonna delle Grazie, la Madonna Immacolata, la Madonna Addolorata, in alcune parti d’Italia c’è la Madonna della Neve o anche la Madonna che scioglie i nodi. Non fatevi ingannare: naturalmente, la Madonna è una sola, che però nell’iconografia viene ritratta in uno dei suoi tanti aspetti.
La Madonna che scioglie i nodi raccoglie quindi intorno a sé molti devoti. I nodi rappresentano i malesseri dell’umanità, i loro dolori, le loro situazioni di sofferenza che devono essere appunto “sciolte”. Per questo, in tanti si recano al santuario che si trova in provincia di Caserta per farle visita, per pregarla e chiederle una grazia.
A Conca della Campania, vicino a Caserta appunto, c’è un santuario, la chiesa di san Pietro appunto. (Se non vi ritrovate con l’intitolazione, è perché forse non sapete che le chiese sono dedicate a un massimo di quattro santi, che solitamente vengono anche raffigurati sulla campana principale del campanile). All’interno di questo grazioso santuario, c’è la nota icona della Madonna che scioglie i nodi, bellissima, realizzata da Johann Melchior Georg Schmittdner.
È un quadro davvero meraviglioso, che cattura tutto l’amore della Madonna per l’umanità. È la fede verso la Madonna che scioglie i nodi a spingere centinaia di pellegrini, ogni anno a venire qui in provincia di Caserta. Spinti dalla devozione, i pellegrini si inginocchiano al suo cospetto con infinito amore a loro volta.