Il vino Aglianico di Roccamonfina è un vino pregiato autoctono della Campania, che è disponibile nelle tre varianti: bianco, rosato e rosso. Si pensa che si tratti di un vitigno molto antico, nato in Grecia e portato in Italia nel VII secolo a.C.: la stessa parola, Aglianico, si crede sia una deformazione di “ellenico”, anche se alcuni pensano derivi in realtà da Elea, città sulla costa tirrenica. Il nome venne dato durante la dominazione aragonese, per indicare un vino che veniva prodotto su di una pianura.
Il vino Aglianico di Galluccio o Roccamonfina viene prodotto alla pendici del vulcano spento che si trova in questa zona: è il terreno stesso, con la sua composizione, ad agevolare la produzione, grazie al deposito lavico ricco di potassio.
Ma esploriamo meglio quali siano le caratteristiche in base al “colore” dell’Aglianico di Roccamonfina.
L’Aglianico di Galluccio bianco è prodotto con una base preponderante di Falanghina, e va molto d’accordo, come per tutti i bianchi, con il pesce, le cozze e i crostacei. Da non sottovalutare le sue potenzialità con i funghi, gli antipasti e le fritture.
L’Aglianico di Roccamonfina Rosato andrebbe servito fresco, esattamente come avviene per i bianchi: sta bene con la pizza, il formaggio, i piatti a base di patate e le carni di cacciagione. Da provare anche con le vellutate a base di ortaggi e funghi, e con la mozzarella di bufala, rigorosamente campana.
Infine, l’Aglianico di Galluccio rosso sta bene con ogni tipo di carne, in particolare arrosto, con la pasta, che sia al forno o bollita poco importa, con i formaggi molto stagionati e con le verdure dal sapore ricco, come melanzane o peperoni. Da provare anche sui dolci particolarmente corposi, come una crostata con marmellata di castagne, il castagnaccio, il panforte, ma da evitare con i dessert realizzati spiccatamente con latticini.