I luoghi più belli del mondo portano con sé tante leggende suggestive e Roccamonfina non fa certo differenza.
La leggenda più nota intorno ai boschi di Roccamonfina è quella delle Ciampate del Diavolo. La leggenda nasce da impronte impresse nel terreno di roccia, che, secondo la credenza popolare, sarebbero state lasciate dal diavolo in persona.
In pratica: nella sua caduta sulla Terra, Lucifero avrebbe lasciato alcuni segni del suo passaggio. I segni sarebbero stati resi tangibili dal fuoco dell’inferno: il caldo, venuto insieme a Lucifero, avrebbe permesso all’angelo caduto di lasciare impresse per sempre le orme del proprio passaggio.
Con il tempo, tuttavia, si sono diffuse delle ipotesi più o meno realistiche, relative alle ragioni dell’esistenza delle Ciampate del Diavolo. Si è parlato di un’eruzione vulcanica risalente a 350mila anni fa, ma anche a delle pratiche religiose che i Sanniti, che abitavano la zona di Roccamonfina, celebravano in questi boschi.
Infine, c’è l’ipotesi più plausibile: il terreno delle Ciampate del Diavolo è fatto di tufo, non di lava. Questo significa che durante il raffreddamento, il passaggio di esseri umani potrebbe avere impresso le orme sulla roccia. Si pensa quindi che siano passati di lì tre nostri antenati, tre ominidi alti non più di un metro e mezzo e con dei piedi che misuravano 20 per 10 centimetri.