Lo spettacolo dell’acqua che cade dall’alto, in estate fluida, in inverno ghiacciata. È quello offerto dalle cascate di Roccamonfina, che si trovano in località Conca della Campania: la natura si mostra in tutto il suo fascino all’interno di un percorso boschivo che presenta una straordinaria biodiversità, un ecosistema interessante in termini di flora e fauna, tra felci, muschi, castagni, volpi, merli, ghiri e naturalmente istrici.
Per visitare le cascate di Roccamonfina non c’è bisogno di biglietto, ma solo di una buona dose di rispetto al cospetto di tanta bellezza. Vi si accede grazie al cosiddetto “sentiero dei mulini”, un percorso che in realtà afferisce ad alcune zone private, i cui proprietari hanno graziosamente concesso il passaggio ai visitatori.
Grotte, mulini, la “casa del mugnaio”: sono solo alcune caratteristiche del sentiero che conduce alle cascate di Roccamonfina. Un sentiero pieno di stupore e assolutamente instagrammabile. Ma attenzione: la tentazione di fermarsi a fotografare qualunque cosa è forte e non si resiste, tuttavia quello che consigliamo, all’interno di un territorio incontaminato come questo, è sempre di prestare un occhio alla propria sicurezza e al rispetto del mantenimento dell’ecosistema.
Sembra un luogo così lontano dal tran tran della città. Il territorio di Roccamonfina, grazie a questo gioiello, si mostra in tutta la sua storia antica e profonda, fatta di genti che nel tempo si sono alternate, alloggiando le loro vite in un vero e proprio paradiso in cui la natura non è mai matrigna, ma si offre in una delizia dei sensi a residenti e turisti.
Le cascate di Roccamonfina possono essere ammirate da grandi e piccini, che apprezzeranno la maestosità e al tempo stesso la semplicità del fenomeno naturale che si spalanca davanti ai propri occhi. Prima accennavamo all’idea di testimoniare tutto con le foto: se preferite non farlo, vi capiamo benissimo. Questi luoghi, ancor prima di essere ricordati, vanno vissuti fino in fondo. A volte il migliore click della nostra vita è nei nostri occhi e nella nostra mente.
La foto in evidenza è di Guglielmo D’Arezzo via Wikipedia