Ci sono molti tipi di mozzarella in Italia, ma la mozzarella di bufala campana è qualcosa che si distingue sempre. Sarà la sua versatilità in cucina, sarà quel retrogusto acidulo… la verità è che la mozzarella di bufala si sposa benissimo con qualunque creazione culinaria.
Nel post precedente ho spiegato a grandi linee la necessità del chilometro zero e della cosiddetta filiera corta: la mozzarella di bufala rientra perfettamente in questo discorso, basti pensare che qualche anno fa scoppiò lo scandalo delle mozzarelle blu di provenienza estera, a testimoniare quindi che le aziende locali meritano sempre una grande fiducia da parte dei consumatori.
La mozzarella di bufala può essere utilizzata in moltissimi piatti in cucina, dalla semplice e classicissima caprese, ma può essere anche un ottimo condimento per la pizza, per la pasta e può entrare in tantissimi antipasti.
Perché la mozzarella di bufala è già buona di per sé, è già saporita: quando si aggiunge un filo d’olio e un po’ di pepe, già si è al top del gusto. Certo, poi è da provare con le panature, come per le mozzarelle in carrozza, che si preparano con un po’ di pane, dell’uovo con un po’ di latte e della farina, e naturalmente con una frittura delicata in olio extravergine d’oliva. Da provare anche con la pasta al forno o con le verdure al forno, la pizza di patate e molto altro ancora.
Da non sottovalutare il ruolo svolto dal rotolo di mozzarella, che può essere farcito come meglio si desidera, magari con pomodoro e rucola, della carota a julienne, dell’insalata (radicchio o indivia non importa), ma non bisogna scordare che ci vuole sempre e comunque un’aggiunta di formaggio grattugiato o in fette che funga da collante. E poi: buon appetito!