La zona di Roccamonfina assomma bellezze naturalistiche e una storia interessante.
Cos’ha di speciale Roccamonfina? Nulla. Ovviamente scherziamo o facciamo i modesti, quando diciamo così. La verità è che questo territorio è suggestivo dal punto di vista estetico, con tantissimo verde, gli immensi castagneti, le cascate. L’Italia è ricca di zone naturalistiche fortunatamente ancora incontaminate e Roccamonfina – dove esiste peraltro un meraviglioso parco – è una di queste.
La natura però a Roccamonfina non è avulsa dalla sua storia e dalla tradizione. Pensiamo ad esempio alle Ciampate del Diavolo, delle impronte laviche di ominidi che, nei tempi antichi, furono appunto scambiate per le impronte del demonio. E che invece oggi ci sono utili per conoscere chi ha vissuto in questi territori molto, molto prima di noi.
Inoltre, quando parliamo di tradizione, non possiamo tralasciare né dimenticare il ruolo della raccolta delle castagne. Si tratta di uno dei riti dell’anno contadino e rappresenta qualcosa di fondamentale per le nostre tavole in termini di ricchezza e diversificazione gastronomica – tanto che le castagne sono disponibili in diverse tipologie. Un tempo venivano conservate dai contadini tutto l’anno – e quindi anche nei periodi in cui non c’era il prodotto fresco – grazie alla nzerta, una “collana” come quella che più diffusamente si usa per pomodori o peperoncini dolci o piccanti.